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Avviso urgente in questioni relative alla cittadinanza polacca

Scadenze in questioni relative alla cittadinanza polacca

Le disposizioni del Codice di procedura amministrativa del 1960 impongono agli organi della pubblica amministrazione l'obbligo di trattare le questioni senza indebito ritardo. Secondo la normativa generale, i casi che richiedono un procedimento esplicativo dovrebbero essere risolti entro un mese, i casi particolarmente complessi - entro due mesi dall'inizio del procedimento, e i casi di ricorso - entro un mese dal ricevimento del ricorso da parte dell'organo di appello.

I termini sopra indicati si applicano ai casi riguardanti la conferma della cittadinanza polacca, poiché la legge sulla cittadinanza non contiene norme separate relative ai termini per questa categoria di casi.

Nei casi di riconoscimento come cittadino polacco, il termine per la risoluzione del caso dovrebbe includere il termine di 30 giorni stabilito dalla legge sulla cittadinanza affinché le autorità (compreso il comandante provinciale della polizia o il direttore della filiale dell'Agenzia per la sicurezza interna) possano fornire al voivoda informazioni sul fatto che lo straniero abbia acquisito la cittadinanza polacca non costituisce una minaccia per la difesa o la sicurezza dello Stato o per la protezione della sicurezza e dell'ordine pubblico.

Nei casi riguardanti la concessione della cittadinanza polacca da parte del Presidente della Repubblica di Polonia, la legge sulla cittadinanza specifica anche i termini per le risposte delle autorità alle quali presenta una domanda il Ministro responsabile degli affari interni o il Presidente della Repubblica di Polonia indagine, va tuttavia ricordato che la procedura per la concessione della cittadinanza da parte del Presidente della Repubblica di Polonia è meno formale e che il Presidente della Repubblica di Polonia, nell'esaminare la domanda che gli viene presentata, non è vincolato dai termini fissati per altri enti.

Cosa succede se non si rispettano le scadenze?

Se l'autorità che conduce il procedimento non risolve la questione nei termini previsti dalla legge (anche per ragioni indipendenti dalla sua volontà), è tenuta a indicare un nuovo termine per la definizione della questione e ad informare la parte del diritto di presentare un sollecito.

Questo diritto è riconosciuto a una parte in due casi:

  • 1) Inazione - quando l'autorità non risolve la questione entro il termine specificato nella normativa (concetto di ciclo zero),
  • 2) Durata - quando il procedimento viene condotto più a lungo del necessario per risolvere il caso (un concetto più valutativo).

Nel presentare un sollecito, la parte dovrebbe giustificarlo e, quindi, dimostrare che l'autorità è stata inattiva o troppo lenta.

Il sollecito in caso di conferma della cittadinanza polacca o di riconoscimento come cittadino polacco viene presentato al ministro tramite il voivoda incaricato del caso. Il voivoda è tenuto a trasmettere il sollecito al ministro entro 7 giorni dal ricevimento, insieme ad una risposta al suo contenuto.

L'esame del sollecito da parte del Ministro si conclude con l'emanazione di una decisione nella quale indica se l'autorità esaminatrice del caso è stata colpevole di inerzia o di lunga durata del procedimento, precisando al contempo se il procedimento si è svolto in grave violazione delle norme la legge. Inoltre, in caso di inerzia o ritardo, il Ministro obbliga, da un lato, l'organo che esamina il caso a trattare la questione, fissando un termine per la sua decisione se il procedimento non è concluso, e, dall'altro, dispone l'esposizione delle ragioni e l'identificazione delle persone responsabile dell’inattività o del ritardo e, se necessario, anche adottando misure atte a prevenire future inattività o ritardi.

Il sollecito in caso di ricorso contro la decisione sulla cittadinanza polacca deve essere presentato direttamente al ministro. Se viene rilevata inerzia o ritardo, il Ministro risolve immediatamente la questione e ordina la spiegazione delle ragioni e l'identificazione delle persone responsabili dell'inerzia o del ritardo e, se necessario, adotta anche misure per prevenire l'inerzia o il ritardo in futuro.