Una minaccia alla difesa o alla sicurezza dello Stato o alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico
Nella sentenza del 12 marzo 2024 della Corte amministrativa suprema (II OSK 2262/23), ha ricordato che la giurisprudenza presuppone un ampio margine di libertà nel definire "una minaccia alla difesa o alla sicurezza dello Stato o alla protezione di La sicurezza e l'ordine pubblico non sono però necessari perché si verifichino degli eventi, sono sufficienti, secondo la Corte Suprema Amministrativa, fatti che esauriscano le caratteristiche di questi concetti, una condanna penale o la pendenza di un procedimento penale riguardante un richiedente la cittadinanza non è necessario valutare l'esistenza delle condizioni negative per il riconoscimento della cittadinanza polacca di cui all'art. 31 comma 2 della legge sulla cittadinanza polacca. Ciò significa che non è necessario violare l'ordine pubblico, è sufficiente che sussista una minaccia. Lo Stato ha piena competenza per determinare chi è suo cittadino, così come le regole per l'acquisizione e la perdita della cittadinanza, fermo restando il concetto che coloro che garantiscono la sicurezza dello Stato, la difesa, la sicurezza dello Stato e l'ordine pubblico possono appartenere ad un gruppo di cittadini polacchi. su richiesta, non per nascita. L'interpretazione cumulativa delle suddette disposizioni della legge sulla cittadinanza polacca porta al risultato che, anche se ciascuna delle condizioni specificate nell'art. 30 della legge sulla cittadinanza polacca, la persona che richiede la cittadinanza non riceverà una decisione positiva se l'acquisizione di questo diritto rappresenta una minaccia per i valori elencati nell'art. 31 punto 2 della legge. Tuttavia, la suddetta legge non definisce tali concetti, che costituiscono clausole generali di riferimento e costituiscono elemento di ogni ordinamento giuridico, ed il cui specifico contenuto normativo è soggetto a decodificazione da parte delle autorità che le applicano.