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Cittadinanza polacca basata su documenti degli USA

La cittadinanza polacca può essere dimostrata sulla base di documenti provenienti dagli USA, a condizione che siano basati su documenti provenienti dalla Polonia e non solo su dichiarazioni degli antenati.

La Corte suprema amministrativa, nella sentenza del 21 gennaio 2025 (II OSK 956/22), ha presentato una linea giurisprudenziale secondo cui la circostanza decisiva per la risoluzione del caso può risultare non solo da prove dirette, ma anche da prove indirette (tra cui la sentenza della Corte suprema amministrativa del 20 giugno 2012, II OSK 1231/11, LEX n. 1216721). Ai sensi del tribunale, le prove indirette sono, ad esempio, i documenti stranieri redatti sulla base di documenti polacchi. Tuttavia, i documenti stranieri non possono costituire la base per la conferma della cittadinanza polacca se sono stati redatti sulla base di dichiarazioni orali delle persone interessate. In tal caso, secondo il tribunale, si tratta di documenti derivati, la cui redazione non si è basata su documenti originali.

Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che la licenza di matrimonio americana e la dichiarazione d'intenti erano state predisposte esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell'interessato e che le informazioni da lui fornite non erano state sottoposte ad alcuna verifica, come dimostra la discordanza nella data di nascita contenuta in due diversi documenti americani. Pertanto, tali documenti possono costituire solo un'indicazione del fatto che un tale evento possa essersi verificato, ma tale circostanza dovrebbe essere verificata mediante adeguati documenti ufficiali.

Nel caso concluso con la sentenza della Corte amministrativa suprema del 20 giugno 2012, II OSK 1231/11, LEX n. 1216721, è stato negato il valore probatorio di: - una copia certificata conforme della carta d'identità del padre del ricorrente, rilasciata il 13 ottobre 1947 dall'Ufficio dell'amministratore militare - zona USA in Germania e una copia certificata conforme del documento d'identità e di viaggio francese del padre del ricorrente, rilasciata il 19 febbraio 1948, una copia certificata conforme della carta ŻIH. Il tribunale provinciale ha ritenuto che l'organismo avesse correttamente rilevato che tali documenti erano stati compilati non sulla base di altri documenti, bensì di dichiarazioni orali.