Giurisprudenza

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Persone di nazionalità ucraina

Decisioni della Corte:

  1. Sentenza della Corte suprema amministrativa del 19 dicembre 2017, II OSK 586/16

    Il concetto di nazionalità non è lo stesso del concetto di cittadinanza. La cittadinanza è intesa come un rapporto giuridico che presuppone l'esistenza di due soggetti interagenti del rapporto: l'individuo e lo stato. Va sottolineato che il concetto di cittadinanza differisce dal concetto di nazionalità, è legato alla convinzione interna di appartenere ad un determinato gruppo nazionale. La definizione stessa di cittadinanza contiene un aspetto che rende impossibile identificarla con il concetto di nazionalità, cioè non indica l'origine etnica di questa persona ed è indipendente dalla sua nazionalità. Pertanto, non si può presumere che un figlio di entrambi i genitori che dichiara la cittadinanza in modo indiscutibile (...) avrà la cittadinanza polacca.

  2. Sentenza del Tribunale amministrativo provinciale di Varsavia del 13 gennaio 2015, IV SA/Wa 1770/14

    Ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 2, della legge, la cittadinanza polacca è stata persa dalle persone che vivono all'estero (compreso il territorio dell'ex Repubblica di Polonia e ora dell'ex URSS) se erano cittadini (...). L'8 maggio 1958 entrò in vigore la Convenzione tra il Governo della Repubblica Popolare di Polonia e il Governo dell'URSS sulla regolamentazione della cittadinanza delle persone con doppia cittadinanza, firmata a Varsavia il 21 gennaio 1958. Questa convenzione regolava infine la questione della cittadinanza polacca per le persone residenti nel territorio dell'URSS che avevano la cittadinanza polacca il 31 agosto 1939.

  3. II OSK 738/13 - Sentenza della Corte Suprema Amministrativa di Varsavia

    Il semplice fatto di essere stati battezzati in una parrocchia greco-cattolica situata in Polonia non indica né la nazionalità polacca né l'origine polacca del battezzato.

  4. Decisione della Corte suprema del 4 novembre 2011 III SW 155/11

    La cittadinanza polacca è stata persa da tutte le persone, indipendentemente dalla loro nazionalità, che al 31 agosto 1939 possedevano la cittadinanza polacca e alla data di entrata in vigore della legge dell'8 gennaio 1951 sulla cittadinanza polacca, ossia il 19 gennaio 1951, risiedevano permanentemente all'estero, se, in relazione al cambiamento dei confini dello Stato polacco, hanno acquisito la cittadinanza di un altro paese in conformità a un accordo internazionale. Questa disposizione si applica alla perdita della cittadinanza polacca da parte dei residenti del territorio dello Stato polacco, subordinatamente al cambiamento della sovranità statale sulla base di accordi internazionali conclusi dalla Polonia prima della data di entrata in vigore della legge dell'8 gennaio 1951 sulla cittadinanza polacca. Sebbene il legislatore non abbia definito esplicitamente questi accordi, si riferisce senza dubbio ai territori orientali della Polonia, dove il cambiamento di sovranità statale è stato legalmente effettuato nell'accordo del 16 agosto 1945 sul confine di stato polacco-sovietico (Gazzetta ufficiale del 1946 n. 2, punto 5).

  5. Sentenza della Corte suprema amministrativa del 9 settembre 2011 II OSK 1965/10

    Una persona che aveva la cittadinanza polacca il 31 agosto 1939, ma che viveva permanentemente all'estero ed è di nazionalità russa, bielorussa, ucraina, lituana, lettone o estone, non è un cittadino polacco.
    Il richiedente non ha presentato né indicato alcuna prova specifica per confutare la presunzione di cittadinanza ucraina di sua madre risultante dalle sue dichiarazioni contenute nei suddetti atti di stato civile. La mera spiegazione da parte del ricorrente nel corso del procedimento giurisdizionale secondo cui la dichiarazione di sua madre di avere la cittadinanza ucraina è stata fatta sotto l'influenza del timore per la sua vita e per quella della sua famiglia, senza indicare prove in tal senso, non può rimettere in discussione le conclusioni delle autorità in merito a tale fatto.

  6. Sentenza della Corte suprema amministrativa del 9 settembre 2011 II OSK 1965/10

    Una persona che aveva la cittadinanza polacca il 31 agosto 1939, ma che viveva permanentemente all'estero ed è di nazionalità russa, bielorussa, ucraina, lituana, lettone o estone, non è un cittadino polacco.

  7. Sentenza della Corte suprema amministrativa (fino al 31.12.2003) a Katowice del 27 aprile 2000 II SA/Ka 1700/98

    La perdita della cittadinanza polacca non è stata determinata dalla nazionalità imposta, ma dalla nazionalità effettiva